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Lo sciamanesimo è la pratica spirituale più antica conosciuta dall'uomo. Nella forma tradizionale è un sistema di credenze e comportamenti presente all'interno di diversi tipi di culture. Lo sciamanesimo è diffuso in tutti i continenti, dall'America del Nord e del Sud, all'Africa con le sue forme animistiche, all'Australia con il Tempo del Sogno, fino alle forme spirituali delle isole polinesiane e in su nell'Asia. La parola sciamanesimo infatti deriva da 'saman' utilizzata nella cultura tunguso siberiana e sta ad indicare colui che conosce.



In Europa le pratiche tradizionali sono rimaste solo tra i Sami (Lapponia), ma lo sciamanesimo sta rivivendo una sua diffusione anche nella cultura occidentale, attraverso pratiche, che senza fare riferimento ad una specifica tradizione, possono essere antropologicamente considerate sciamaniche. Lo sciamano viene generalmente considerato come un guaritore e un mediatore tra il mondo conosciuto o realtà ordinaria e il mondo spirituale. Viene considerato esperto nel comunicare con gli spiriti aiutanti (Animali di Potere e Maestri Spirituali) attraverso il cambiamento del suo stato di coscienza quotidiano, entrando quindi in uno stato di coscienza alterato per 'viaggiare' nella realtà dei mondi spirituali, e riportare potere, saggezza e guarigione per il suo cliente.
Le pratiche sciamaniche di guarigione e di conoscenza sono caratterizzate da tratti comuni presenti in tutte le parti del mondo, è quindi un sistema flessibile, che si è adattato nel corso del tempo, infatti le prime pratiche sciamaniche documentate dai pittogrammi nelle caverne risalgono ad almeno 30.000 anni fa.
Lo sciamanesimo ha lo scopo di riportare armonia ed equilibrio tra il mondo visibile, quello della realtà comunemente percepita, ed i mondi spirituali invisibili. Ogni problema sperimentato nella vita della comunità o dell'individuo è causato da una disarmonia nel mondo invisibile. Lo sciamano con le sue pratiche di 'pulizia' delle intrusioni, di recupero di determinati poteri o addirittura di parti di anima è in grado di riportare equilibrio e pace nelle persone. Solo attraverso il raggiungimento dell'equilibrio con il mondo naturale e soprannaturale è possibile vivere in armonia e prosperare.

LA CHIAMATA SCIAMANICA

Tutti gli autentici visionari concordano sul fatto che la chiamata a diventare sciamani è opera del destino. Non è una professione che si decide di svolgere volontariamente.

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Sono molte le esperienze iniziatiche che possono trasformare una persona in uno sciamano o in un visionario. Normalmente, in una comunità nativa un individuo attraversa una crisi psicologica o un’esperienza di pre-morte, oppure sente una voce che lo chiama. Altre volte può ricevere in sogno la visita visionaria di uno spirito o di un antenato, oppure ammalarsi di una malattia mortale o soffrire di un crollo psicotico. Attraverso queste esperienze l’iniziando accede a un momentaneo stato di trascendenza e sperimenta l’unità con il Tutto. Tra i mistici, sia occidentali che orientali, queste esperienze sono segni di un autentico “misticismo non duale”.

Esperienze così profonde cambiano chi le fa e tutta la sua vita successiva. L’esperienza diretta della vera sorgente da cui tutto ha origine cambia profondamente e apre a una percezione della vita completamente diversa. Spesso questi iniziati ritornano dalle loro avventure visionarie con capacità di guarigione e chiaroveggenza, fatto diffuso soprattutto tra le persone che guariscono da una malattia mortale.

Per questo motivo in molte culture lo sciamano è considerato il guaritore ferito. Dopo aver attraversato una grave malattia o subito una grave ferita, ed essere guarito quasi in punto di morte, il futuro sciamano guaritore sperimenta normalmente una profonda compassione per le sofferenze altrui. È grazie a questo cuore compassionevole che può diventare un grande guaritore o persino un redentore del mondo.

Come abbiamo già detto, nel mondo occidentale si assiste a una rinascita dell’interesse per lo sciamanismo e sempre più persone riscoprono la facilità con cui imparano e praticano le tecniche sciamaniche, riportandole nella vita quotidiana per la guarigione personale e la soluzione dei problemi.

Qui occorre notare un punto importante: riportare nella vita quotidiana le pratiche sciamaniche non va confuso con la chiamata a diventare sciamani. Tutti possiamo integrare lo sciamanismo nella nostra vita a fini di guarigione e di crescita personale, ma ciò non significa necessariamente essere chiamati a diventare sciamani. Diventare sciamano è un lento processo che richiede solitamente mesi e anni, un periodo in cui molte e difficili iniziazioni possono trasformare letteralmente una persona in un grande guaritore e visionario a beneficio della comunità.

Praticamente in tutte le culture native nessuno si auto-definisce uno sciamano, perché sarebbe visto come un vantarsi del proprio potere. Nel mondo degli sciamani non esistono diplomi o attestati, e se ostentate il vostro potere, rischiate di perderlo. Il termine “sciamano” è una qualifica che viene assegnata dalla comunità e si fonda sulle capacità di un individuo di offrire cose buone, come guaritore o scopritore di informazioni, a beneficio degli altri.

Che cosa si intende per guarigione sciamanica?

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Lo sciamano lavora nella realtà spirituale dei mondi invisibili, dove può incontrare e comunicare con le anime degli esseri viventi e con i poteri dell’universo.

Dal punto di vista sciamanico la malattia ha prima di tutto un aspetto spirituale che deve essere guarito, e solo dopo si può avere la guarigione fisica, in questa realtà.

Ogni malattia è la manifestazione di una disarmonia interiore, dovuta essenzialmente a tre possibilità:

  • a Presenza di energie o poteri in eccesso
  • a Mancanza di poteri
  • a Mancanza di parti d’anima.

Quando c’è la presenza di energie in eccesso e che cosa fa lo sciamano in questo caso?

C’è la possibilità che per un momento di debolezza, per qualche piccolo trauma o per la presenza di poteri forti, possa entrare nell’anima delle energie che non le appartengono. Lo sciamano non giudica queste energie, semplicemente pensa che non siano nel posto giusto.

Immaginate di trovarvi un ragno nel letto, non pensate che il ragno sia un essere cattivo, pensate solo che il letto non è la sua ubicazione più appropriata, e se siete persone attente, lo prende e lo riportate nella natura, o comunque fuori dal letto. Nello stesso modo opera lo sciamano, nello stato alterato di coscienza ottenuto generalmente dal suono monotono del tamburo e con l’aiuto dei suoi Spiriti, “vede” queste intrusioni che gli possono apparire come oggetti più diversi, chiodi, polveri, insetti, poltiglie, o altro, ed effettua una “estrazione”, proprio come il chirurgo in un intervento operatorio.

Un aspetto più complesso è relativo all’intrusione di altre anime o spiriti, quando la persona è “possessa” da altre anime, ed in questo caso lo sciamano, con rituali particolari e molto delicati, va ad effettuare una vera e propria “depossesione”.

Che cosa è la pratica del Recupero dell’Anima?


Il recupero dell’anima è un tipo di lavoro che gli sciamani fanno in molte tradizioni. In occidente c’è stata una riscoperta ad opera di Sandra Ingerman, che ha ricevuto questo rituale in maniera spontanea dai suoi spiriti.

Da Mircea Eliade a molti altri questa pratica era conosciuta solo come studio antropologico o etnografico. Invece, succede che nei nostri seminari di base, in cui le persone per la prima volta si affacciano a questo mondo ed attingono ad esperienze spirituali che fanno già parte dell’intera umanità; il recupero dell’anima sia una delle più regolari esperienze di guarigione spontanea che assistiamo.

La perdita di frammenti dell’anima è una delle principali cause spirituali della malattia. Generalmente queste perdite si manifestano in malattie gravi, che non si risolvono facilmente, possono essere malattie fisiche, come cancro, malattie del cuore o gravi malattie croniche, oppure psicologiche, come le depressioni, stati di apatia, scarsa voglia di affrontare la vita ed i problemi, mancata evoluzione della personalità, quando il tratto psicologico è rimasto quello di un bambino, di un adolescente o altro.Altri sintomi sono l’assunzione di droghe o alcool, le persone prendono lo spirito dell’alcool o della droga perché sentono il vuoto dentro di loro.

Ogni volta che qualcuno vi dice che non si sente più lo stesso dopo un certo evento, ed intende che non sta più bene, probabilmente ha subito una perdita d’anima.

I traumi sono le cause principali di perdita dell’anima. Possono essere traumi emotivi, specialmente quelli subiti nell’infanzia, oppure possono essere anche traumi fisici, come incidenti stradali, interventi chirurgici, disastri naturali, etc.

Lo sciamano, con i suoi spiriti aiutanti ed attraverso un rituale può andare recuperare e reintegrare nella persona, la parte d’anima o pura essenza, che durante il trauma se ne è andata per sopravvivere


Come fa lo sciamano a conoscere quale rituale di guarigione è necessario per una certa persona?

Dal punto di vista diagnostico lo sciamano segue le indicazioni che gli vengono fornite dagli Spiriti, per questo motivo le malattie non vengono mai trattate nello stesso modo. Sono gli Spiriti della realtà non ordinaria, o mondi invisibili, che fanno il lavoro vero e proprio di estrazione o di recupero e lo sciamano è solo il tramite di tutto questo. Tra i nativi americani esiste il concetto di osso cavo (hollow bone), cioè la capacità che deve avere lo sciamano di lasciare andare il proprio ego e di essere solo “il mezzo” con cui si manifestano i poteri guaritori dell’universo.

Ci sono altre importanti pratiche che effettuate per la guarigione?


A volte ci accorgiamo che la persona perde dei poteri specifici, o meglio perde la connessione con questi poteri. Possono esseri i poteri che aveva quando era connesso con il suo animale guida, o comunque sono poteri che generalmente possono essere associati, collegati agli spiriti degli animali che popolano l’universo della realtà non ordinaria.

Generalmente la perdita dell’animale di potere causa gravi malattie, oppure malattie frequenti o croniche, a volte è la causa di continue sfortune o nei passaggi critici della propria vita, perdita o cambio del lavoro, del partner. Anche certe depressioni o le tendenze al suicidio possono essere la causa di una perdita dell’animale guida. In questi casi, come facciamo nel nostro seminario di base, il rituale che viene fatto ha proprio l’intenzione di recuperare il potere associato ad un certo animale, necessario per la guarigione. Nel caso di pericolo di vita, questo rituale è molto efficace, perché può permettere alla persona di superare quel particolare momento di crisi.

Sciamanesimo Celtico

Lo sciamanismo celtico è essenzialmente un modo di vedere la realtà, e allo stesso tempo per agire all'interno di questa visione della realtà. Lo sciamano percepisce l'universo in modo diverso dagli altri esseri umani e fa esperienze dirette che trascendono quelle delle persone normali.

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La cosmologia Celtica era molto semplice, esisteva questo mondo, il mondo materiale e l'Altro Mondo, quello invisibile e i due mondi erano intimamente connessi, non erano nè separati, nè allocati in spazi o dimensioni diverse.

Il passaggio da questo mondo all'Altro Mondo poteva avvenire con una semplice trasposizione di coscienza. Infatti molti canti celtici fanno riferimento ad una continua trasformazione delle proprie sembianze, per indicare che lo sciamano è in grado di 'viaggiare' nelle coscienze e nelle forme di altri esseri. Questi altri esseri possono essere animali, uccelli, piante, alberi, rocce o anche semplici oggetti o parti del corpo. Per questo ad esempio il culto della testa era molto presente nelle loro pratiche.

Per i Celti i templi non erano luoghi costruiti dagli uomini , come ad esempio facevano i Romani, bensì erano foreste, radure, alberi, fiumi o fonti. Per connettersi con i loro antenati bastava andare in un determinato bosco, o parlare con un albero o attingere ad una fonte. La sacralità di un luogo era conosciuta come tale, non era necessario costruire santuari o chiese, erano gli elementi naturali che determinavano il sacro.

Oltre al culto della Natura i Celti avevano il culto degli Antenati. Questi erano spiriti antropocentrici, ovvero non spiriti trascesi verso altri Mondi, ma spiriti che rimanevano fortemente collegati con la loro comunità e quindi in grado di colpire con i loro poteri le comunità vicine o nemiche senza compassione. Per questo le pratiche spirituali Celtiche erano molto temute dagli altri popoli e anche tra le stesse loro tribu o fazioni.


Nello sciamanismo celtico sono presenti elementi comuni ad altre culture che hanno una solida tradizione sciamanica e sono i seguenti:

1)gli sciamani sono in grado di accedere a un particolare stato di coscienza, nel quale 2) sperimentano un viaggio nei regni non-ordinari dell'esistenza, dove 3) raccolgono conoscenza e potere che usano poi per se stessi o a favore di altri membri del loro gruppo sociale.

Nei Celti gli sciamani si chiamano druidi. Il loro sapere sul mondo non ordinario e gli esseri della natura ha influenzato le tradizioni spirituali in Europa fino ad oggi; lo incontriamo presso i monaci del medioevo, nei ricercatori del Graal e negli attuali poeti.
Infatti tra i Celti era ben conosciuto il potere della parola. Attraverso le parole era possibile fare incantesimi, guarigioni, ma era anche possibile colpire un avversario.

Nei mondi antichi la visione dell’universo era molto più focalizzata con ciò che c’era disponibile, con le cose già create su questa terra, per formare il Cerchio della Vita – la forma celtica della treccia attorcigliata su sé stessa.



Tutte le cose create partecipano allo stesso Cerchio di Vita, allo stesso potere, e quindi si possono “scambiare” potere, vita e coscienza. E nelle tradizioni celtiche c’era il fascino dello “scambio di Teste”, per indicare la capacità di entrare, scambiandosi, in altri partecipanti al Cerchio della Vita.

Vediamo quindi che per avere una profonda esperienza sciamanica dal punto di vista celtico, è necessario “uscire dalla propria testa”.

La Via Sciamanica: il Viaggio Sciamanico

Il Viaggio Sciamanico è una tecnica che consente di accedere a realtà parallele, a mondi diversi. Dopo un'adeguata preparazione, grazie al ritmo continuo e costante del tamburo, entri in uno stato di profondo rilassamento, in uno stato di "trance", nel quale la tua coscienza, ora in uno stato non più ordinario, è libera di esplorare nuove realtà, normalmente non accessibili.

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I Mondi dello Sciamano
Nei racconti raccolti dagli sciamani dalle culture tradizionali e dalle esperienze dei praticanti sciamani nelle moderne società occidentali, è chiaro che la geografia del mondo spirituale sia vasta. Queste aree sono spesso indicate come il Mondo di Sopra, il Mondo di Mezzo ed il Mondo di Sotto nell'universo dello sciamano; ed i cambiamenti in essi che possono essere orizzontali, verticali, multi-direzionali, spesso sembrano essere sincronici ai cambiamenti che portano ancora più in profondità la consapevolezza del viaggio. Alcuni praticanti sentono che si debba viaggiare nel Mondo di Sotto per ottenere potere, cognizioni di guarigione o energia primaria; nel Mondo di Mezzo per ottenere consigli pratici ed aiuto, e nel Mondo di Sopra per ottenere risposte alle domande grandi od esistenziali che la vita ci propone. Queste linee guida dovrebbero essere considerate come “regole del pollice” (ndr. Termine anglosassone per indicare delle regole pratiche generali basate sul buon senso più che su dati scientifici) cioè solamente indicative, dal momento che in molte società tradizionali ci sono sciamani specializzati che viaggiano solo in certe aree del mondo dello spirito in determinate circostanze e per motivi specifici.
Lo sciamano sperimenta molte variazioni nello stato di coscienza durante il viaggio. Queste variazioni possono verificarsi in seguito ad un cambio del posto nel mondo dello spirito, ma non vi è alcun limite alla profondità del viaggio sciamanico, né ai cambiamenti di coscienza sperimentati dallo sciamano che viaggia. La fusione con uno spirito guida è un'esperienza straordinariamente potente e comporta un riorientamento totale. Può anche accadere che lo sciamano entri nel corpo di uno dei suoi spiriti alleati e sperimenti l'Universo dal punto di vista di quello spirito alleato, ma che al tempo stesso mantenga la sua propria consapevolezza. A ciascuno di questi cambiamenti lo sciamano espande l'esperienza della coscienza. Alcune persone sperimentano addirittura la morte ed il morire durante il viaggio. Una volta, in uno dei miei corsi, un antropologo che aveva quasi settant'anni, morì. Per fortuna sua moglie, che era morta alcuni anni prima, sapeva che il suo tempo non era giunto al termine e dopo un incontro profondamente commovente, lo rimandò indietro. Dopo un periodo molto lungo in cui lo richiamavamo indietro, finalmente ritornò nel mondo dei vivi. Ci raccontò che quando si rese conto di essere morto, sentì una preoccupazione distaccata per tutti i guai che la sua morte avrebbe causato a me ed all'organizzatore del corso. Ma ora era morto ed era ciò che era. Per lui, non c'erano dubbi - era morto ed era andato in paradiso. E non fu un'esperienza di “pre-morte”, fu proprio un'esperienza di morte.
Sono possibili cambiamenti nella coscienza ancora più profondi della morte, anche senza l'uso delle piante di “medicina”. Queste esperienze vanno al di là di ciò che oggi chiamiamo "visualizzazione" o "immaginario". Esse coinvolgono tutti i sensi e talvolta anche vanno al di là dei sensi verso l'esperienza del diventare uno con il Potere dell'Universo. Per sperimentare questo si deve andare oltre la conoscenza, oltre la consapevolezza, al di là della morte ed all'interno dell'essenza dell'essere, in quello che alcuni forse chiamerebbero coscienza.

Il Mondo di Sotto

Nel viaggio nel Mondo di Sotto vieni guidato ad incontrare il tuo Animale di Potere.

Il suono del tamburo sciamanico riempie la stanza, il suo ritmo costante e incessante ti avvolge completamente nel suo abbraccio e una nuova vibrazione raggiunge la tua coscienza: è la voce che ti guida nel luogo che hai scelto precedentemente per iniziare il tuo Viaggio.

Da qui la voce di conduce nel grembo della Madre Terra, ti conduce ad incontrare il tuo Animale Alleato, l'energia primordiale che in questa fase della vita ti è accanto per aiutarti e consigliarti. Poi anche la voce che ti guida tace. Ogni altro suono scompare, la stanza intorno a te scompare: il resto del mondo non c'è più. Ci sei solo tu e il suono del tamburo.

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Il Mondo di Sopra

Nel Mondo di Sopra, se così vuole lo Spirito, incontri le tue Guide.

Ancora una volta il suono costante del tamburo sciamanico di porta in uno stato di coscienza non ordinario, che ti aiuta a sgombrare la mente da ogni altra cosa, ma questa vola la voce non ti porta nel grembo della Madre, ma ti guida a spiccare il volo, a lanciarti nel mondo di sopra, nel mondo dove potrai incontrare le tue Guide e gli altri Esseri Spirituali.

L'incontro di gruppo dura una giornata ed è sempre abbinato all'incontro con la Ruota di Medicina.
È comunque possibile vivere l'esperienza del Viaggio Sciamanico anche in un incontro individuale, di durata più breve.

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Gli Spiriti
A questo punto è necessario considerare “gli Spiriti”. In passato avevo spesso descritto gli Spiriti come dei fasci dell'energia e della potenza dell'Universo che si presentano a noi secondo modalità che possiamo comprendere, se siamo aperti a tutto ciò.
Ad oggi vorrei citare il commento di Richard Noll secondo cui gli spiriti “possono essere considerati come il flusso di un ego-alieno che emerge dalle ombre del “non-Io” per apportare nuove informazioni all'individuo che altrimenti non potrebbe accedere a questo tipo di informazioni durante lo stato ordinario di consapevolezza vigile” (1987:48-49). Gli spiriti sono senz'altro degli agenti del cambiamento, come hanno avuto modo di scoprire molti di noi ed il cambiamento a cui si sottopone lo sciamano come iniziazione è certamente una testimonianza di questo. Ma cosa ancora più importante, gli spiriti sono gli agenti del cambiamento che rendono possibile lo sciamanesimo: se non ci fossero gli spiriti, non esisterebbe lo sciamanesimo e non esisterebbe lo sciamano. Avverto che ciò sia molto importante al giorno d'oggi ed in quest'epoca in cui così tante persone vorrebbero provare a rendere lo sciamanesimo socialmente accettabile e riconvertirlo in un forma alternativa di psicoterapia. Sicuramente è una forma di psicoterapia, la più antica forma che esista, ma quest'aspetto ne è soltanto la superficie. Al di sotto della superficie c'è una conoscenza ed una pratica spirituale che deriva dagli insegnamenti degli spiriti.

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Il cerchio sacro
è la rappresentazione simbolica dell'Universo e di tutto ciò che in esso è contenuto.
Il sole sorge e tramonte in cerchio, la Terra è circolare, il vento crea vortici, gli uccelli creano nidi circolari. La nostra stessa vita è un cerchio: nascita, vita, morte e rinascita.
La Ruota della Medicina dei Nativi Americani ha la forma di un cerchio sacro, costruito con sassi o pietre, all'interno di una circonferenza a volte disegnata sulla terra. All'interno esiste una croce che si origina dal centro, sul quale è posta un'altra pietra o un altro simbolo.

Ruota di Medicina La Ruota più semplice è costituita da cinque pietre, quattro nei punti cardinali e una al centro.
I colori, gli elementi e i simboli associati a ogni punto cardinale possono variare secondo le varie tradizioni.
Attraverso la Ruota di Medicina si sperimenta tutto il creato, tutti i poteri e gli elementi in armonia e la Ruota stessa diventa uno strumento di trasformazione.
Il termine "Medicina" per i Pellirosse non ha lo stesso significato che ha per noi: è utilizzato per indicare la conoscenza dell'Universo e la conoscenza profonda di tutto ciò che si muove nel mondo visibile e invisibile e nell'universo interiore.

L'Aquila dalla testa bianca La Ruota di Medicina è una struttura sacra, un percorso che porta alla consapevolezza e alla completezza, nell'equilibrio con se stessi, con gli elementi, con Madre Terra e Padre Cielo.
Fra i Nativi Americani, si attribuisce grandissima importanza alle Quattro Direzioni che accompagnano, seguono e guidano dalla nascita alla morte ogni singolo individuo.
Secondo i nativi, tutti gli esseri viventi, uomini, animali, alberi, crescono estendendosi in tutte le direzioni, ricevendo i doni degli elementi fino a completare la loro esistenza.
I quattro grandi poteri e i doni di ogni direzione vengono insegnati con rispetto e sacralità ai piccoli e ai giovani.
I quattro elementi hanno grande importanza. La Terra, l'Aria, il Fuoco e l'Acqua sono considerati quattro Spiriti che abitano le quattro direzioni cardinali.

Durante l'incontro, che si svolge in una giornata, si lavora con la Ruota della Medicina, così come è stata trasmessa a Shanti, secondo gli insegnamenti di Lucy Due Lune, anziana donna Cheyenne.
Si impara a costruirla, a pregare con essa, a vivere le direzioni, ricercando la propria direzione di potere e l'elemento che ci aiuta a ricaricarci.
Alla conoscenza della Ruota, segue un'esperienza di Viaggio Sciamanico per incontrare l'animale alleato nel momento presente della propria vita.

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Il totem 
è un’entità naturale o soprannaturale che ha un significato simbolico particolare per una singola persona, un clan o una tribù, e al quale ci si sente legati per tutta la vita. Il termine deriva dalla parola ototeman, usata dai nativi americani Ojibway.
Quasi tutte le culture sciamaniche credono negli animali come alleati o aiutanti. Talvolta gli animali diventano protettori e guide per lo sciamano, sia nel regno fisico, sia durante il viaggio nei mondi sottili. Essi ci visitano da lunghissimo tempo durante i sogni.
I Celti credevano negli animali come alleati, ed attribuivano ai loro clan intime associazioni con animali specifici. Ogni gruppo etnico si identificava con un animale ed ogni membro del gruppo non solo pensava di discendere da un determinato animale (il totem), ma pensava anche di potersi appropriare, con iniziazioni particolari, delle qualità di questo animale.
Alcuni gruppi etnici si chiamano “Figli dell’Orsa”, giacché simboleggiano, nel nome che portano, la loro discendenza dalla Grande Madre; altri invece si identificavano con il cigno, oppure con l’oca dal piumato bianco, che rappresentavano il vestito di un Druido. Ogni clan aveva striscioni sui quali erano raffigurate le immagini o il simbolo del loro animale di origine, come ad esempio le bandiere dei Fianna, guerrieri indipendenti che non rispondevano all’autorità dei re ma solo ai bisogni del popolo, erano tanto dei mercenari quanto una sorta di paladini dell’antico mondo celtico.
Talvolta un eroe si identificava con una figura animale, l’animale veniva anche dipinto sugli scudi e a volte, tatuato sul corpo. Queste tradizioni potrebbero essere all’origine dei simboli araldici che divennero così popolari in epoche successive.

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Per poter spiegare cos’è un Animale Guida,
bisogna fare alcune distinzioni riguardo altri due tipi di creature su cui spesso si fa confusione: l’Animale Totem ed il Famiglio.
Il primo è un animale che rappresenta le caratteristiche della persona o del gruppo a cui è associato, non è visto come entità astrale, ma piuttosto come un simbolo. I poteri attribuiti a questo animale sono di ispirazione per il comportamento, i valori, gli obbiettivi di crescita, della Tribù, del Clan o del singolo individuo.
Il Famiglio invece è un animale in carne ed ossa, tradizione vuole che accompagni la strega e la aiuti a compiere i propri lavori magici. Il Famiglio è quell’animale che si lega ad una persona in modo particolare, assume dei curiosi atteggiamenti, a volte quasi umani ed ha con il proprio “padrone” un’affinità speciale, a volte sembra capire perfettamente lo stato d’animo o i pensieri del suo amatissimo compagno umano ed ha effettivamente l’abitudine di contribuire ai lavori magici…
L’Animale Guida invece è un’entità astrale, è un archetipo, cioè la sintesi del potere e delle caratteristiche di tutti gli individui di una determinata specie. Quando incontreremo un Animale Guida esso non sarà “un lupo” oppure “un orso”, ma sarà il “Lupo” o l’ “Orso” e così via.
Ogni archetipo animale ha in sé un potere di origine ancestrale, ogni Animale è uno spirito antico, non importa se sia Elefante, Leone o Ape; nel mondo eterico le dimensioni non contano, come non conta lo spazio e il tempo. Ognuno ha il proprio Animale Guida, ma è possibile che più persone condividano lo stesso, anche se non sarà mai davvero uguale, poiché il modo di manifestarsi di questi spiriti ed il loro modo di interagire con la persona è molto diverso da individuo ad individuo. Quindi l’Animale Guida è un’entità strettamente personale, tanto che si ritiene opportuno non dichiararne l’identità ed ancor più il suo nome.
Esso ci accompagna per tutta la vita o soltanto per un periodo che può durare anni o solo qualche mese, a seconda di quello che dobbiamo apprendere e del tempo che impieghiamo per comprendere i suoi insegnamenti. Nella tradizione indiana si dice che ogni persona abbia nove spiriti animali: uno per il potere di ciascuna direzione (Nord, Est, Sud ed Ovest), uno per la direzione della Terra, uno per il Cielo, uno per il Centro, ed infine due che ci accompagnano per tutta la vita.

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Solo se sei in cerca del male, otterrai il male.
 se sei uno spirito poco evoluto e farai le cose senza ragionare con il cuore, o semplicemente comportandoti da avido, ipocrita, discriminando la gente e tante altre azioni negative, attirerai l’attenzione di esseri i quali si prenderanno gioco di te.

Al contrario se sei uno spirito evoluto, mi correggo, non è esatto dire “spirito evoluto” perché in realtà di questi esseri ce ne veramente una minuscola parte facendo un paragone su miliardi di persone che vivono sul pianeta, forse l’esempio suona meglio se dicessi, “uno spirito che sta cercando di evolversi”, cerca di migliorarsi facendo ad esempio del bene, aiutando i bisognosi e i più deboli, comportandosi bene cercando di fare sempre la cosa più giusta in base a quello che gli suggerisce il cuore, sarai quindi circondato da esseri evoluti che ti aiuteranno anche se non te ne accorgerai.

Tuttavia, secondo gli scritti di alcuni medium che riuscivano a mettersi in contatto con altre entità vissute una volta sulla Terra (non specificherò qui i nomi, se fate una ricerca ne troverete parecchie fonti), Spiriti ormai evoluti, non esiste lo Spirito malvagio ma in realtà questi esseri sono ancora attaccati così tanto al desiderio della materia che rallentano la propria evoluzione (che un giorno, anche molto lontano avverrà ugualmente) godendo dei fallimenti umani, avvicinandosi a quelli di poca speranza e poca forza di volontà, ad esempio i cosiddetti zombie della società, coloro che vivono la loro vita senza pensare con il proprio cervello, quelli che seguono la massa, si ubriacano e si drogano, in realtà, solo per far passare un altra giornata. Ho descritto solo il gruppo più “estremo”.
Ma in realtà, sempre secondo le fonti di questi Spiriti giudicati saggi, noi tutti ci troviamo in una dimensione la quale per un certo verso sarebbe da considerare come un “purgatorio”.

So che qui ci saranno molte persone contrarie a quello che sto per dire, ma se lo sono è solo perché preferiscono “non sapere”, non sono alla ricerca della verità ed è giusto che sia così. Mi spiego meglio, noi tutti siamo esseri eterni ai quali ci è stato concesso il libero arbitrio e quindi siamo liberi di fare e pensare ciò che riteniamo più corretto, siamo qui proprio per questo motivo. Dobbiamo farci esperienza, grazie ai nostri sbagli potremmo migliorarci, di volta in volta pagheremo i nostri debiti karmici e quello che abbiamo interrotto in un’esistenza terrena la riprenderemo nella prossima, e va avanti così da sempre ed è necessario per l’evoluzione dello Spirito.

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Il contatto con il proprio Animale
 è un rapporto di interscambio, in cui lui ci insegna quei modi di comportarsi o quelle caratteristiche in cui noi siamo carenti, inoltre è una vera e propria guida nei piani sottili, senza la quale viaggiare in questi mondi diventa pericoloso. Da parte nostra possiamo fornire loro energia attraverso delle offerte ed anche semplicemente prestandogli attenzione o danzando per lui. Più questi “scambi” saranno frequenti ed il rapporto con il proprio Animale sarà assiduo, più il contatto sarà forte e stabile.
Se desiderate sapere quali sono i vostri animali-totem, potete farlo tramite una semplice tecnica oracolare, come spiega Heike Owusu.
Scrivete i nomi di tutti gli animali-totem presentati in fondo a questa pagina su piccoli foglietti di carta, poi piegateli e mescolateli, quindi estraetene dal mucchio nove con la mano sinistra.
Nel caso vi sentiste legati o attratti da altri animali, originari di altri continenti o di altre culture e diversi da questi classici della tradizione degli Indiani del Nord America, potete aggiungere tranquillamente i loro nomi al mucchio.
Essendo tutti gli esseri legati gli uni agli altri tramite la forza creatrice, o il Grande Spirito, è anche possibile evocare direttamente gli animali prescelti e la loro forza particolare. Condizione necessaria è solo la disposizione adatta, ovverosia il rispetto e la disponibilità ad accettare l’aiuto che venga offerto.
Mediante la concentrazione fissata su un determinato animale e l’intenso desiderio di metterci in contatto con la sua forza, viene ad essere creato il rapporto diretto che ci lega ad esso. Una descrizione dei singoli rituali dei totem, spesso molto complessi – e delle numerose differenze esistenti a questo proposito tra le diverse tribù – andrebbe ben oltre gli scopi che qui ci siamo prefissi. Nel caso decideste di intraprendere un lavoro o una ricerca spirituale facendo uso degli animali-totem, potete anche provare a sviluppare un vostro rituale proprio. L’importante è che esso abbia un significato chiaro e preciso per voi stessi, e che vi vengano comprese la forza e le caratteristiche tipiche dell’animale di volta in volta prescelto.
Ognuno ha comunque bisogno di uno o più animali totem personali, ed è con questo o questi che può stabilire il legame più stretto. Avanzando con la pratica potremo entrare in contatto con più Animali.
Incontrare ed approfondire la conoscenza con il nostro animale totem, ci permette di attingere ad un’incredibile energia sia fisica che psichica e mentale. Ogni animale ha però un potere differente dagli altri. Così chi ha come Animale Totem un Serpente velenoso, avrà il potere di trasformare le situazioni velenose (negative) in nutrimento e in qualcosa di positivo, perché il serpente ha la capacità di gestire nel suo corpo il veleno senza essersene intossicato. Inoltre avrà il potere di attaccare fulmineamente a sorpresa in modo letale (in senso anche simbolico, non necessariamente letterale), però quella stessa persona non avrà grosse chance nello scontro frontale, a meno che non abbia anche come ulteriore animale di potere, ad esempio, l’Orso.


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Adesso che avete acquisito un ausiliario animale che vi accompagnerà in molti dei vostri futuri viaggi interiori, potete fare cose destinate a rendere ancora più significativa la vostra esperienza. Un’utile attività consiste nel disegnare, scolpire o modellare il vostro animale. Anche se non vi reputate un artista, constaterete che ogni immagine che siete in grado di creare diverrà una fonte di potere nella vostra esistenza, persino un rozzo animale fatto di stecchi può compiere meraviglie.
Potrete porre quest’immagine sul vostro altare o dentro la vostra zona di meditazione. Apprendete poi tutto quanto potete sul conto del vostro animale. Se per esempio si tratta di un lupo, informatevi sull’attuale diffusione e condizione di vita allo stato selvatico, vedete se potete in qualche modo essere di aiuto mediante gruppi ecologici o di protezione degli animali. È bene infatti ricompensare il vostro animale per il suo aiuto e i suoi servigi.
Le persone che vivono in società sciamaniche spesso dedicano molto tempo all’osservazione dei rispettivi ausiliari animali nel loro ambiente naturale e allo stato selvatico. Per poterlo fare in una società occidentale moderna, è necessaria una certa inventiva. I documentari in cui compaiono animali selvaggi offrono un’ottima occasione di vedere i vostri compagni allo stato libero (osservare gli animali in attività non è una buona idea, dal momento che il loro comportamento è gravemente alterato dalla prigionia).
Un animale può valutare le situazioni da grande distanza, semplicemente grazie all’odorato, e così la nostra intuizione rappresenta il nostro odorato spirituale-psicologico.
Sebbene il nostro rapporto con gli animali selvatici sia purtroppo limitato, possiamo tuttavia osservare i loro cugini domestici. E, guarda caso, uno dei più importanti animali della Via feerica è il cane. Anche altri importanti animali della tradizione, come la farfalla e l’ape, si prestano all’ osservazione senza grandi difficoltà. Tuttavia, se il vostro animale è un orso o un lupo, dovrete far ricorso ad alcune delle indicazioni fornite più sopra.

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Comunque programmiate le vostre osservazioni, lavorate spesso con il vostro animale durante i viaggi interiori. Prestate orecchio ai suoi suggerimenti, e ben presto constaterete il riemergere del vostro «odorato spirituale-psicologico», per quanto largamente atrofizzato per mancanza di uso.
È questo il grande dono degli ausiliari animali: ci invitano a tornare al mondo naturale dal quale a lungo ci siamo esclusi. E quel mondo naturale è la nostra vera dimora.

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